MESSINA E LE INDUSTRIE

BIRRA MESSINA
dal 1923
Corre l'anno 1923. La famiglia Lo Presti - Faranda fonda la Birra Trinacria che, successivamente, prende il nome di Birra Messina. No, è un inizio troppo lontano nel tempo, per una storia incredibile dalle mille sfumature.
Una storia di imprenditori e maestranze, certo, ma anche, e soprattutto, di una città che per molto tempo si è identificata con il marchio di quella birra prodotta nello stabilimento di via Bonino.
CANTIERI NAVALI RODRIQUEZ DI MESSINA
La Rodriquez Cantieri Navali era stata fondata nel 1887 da di Leopoldo Rodriquez, che attrezzò un piccolo cantiere navale nella città di Messina. L'attività riuscì a superare eventi come il terremoto del 1908, che distrusse la città uccidendo metà della popolazione, e lo scoppio della prima guerra mondiale. L'inizio della seconda guerra mondiale vide l'espansione dell'attività con la divisione ferroviaria per la riparazione di materiali rotabili delle Ferrovie dello Stato. Nel corso della seconda guerra mondiale Carlo Rodriquez, che aveva ereditato l'attività dal padre Leopoldo, venuto a conoscenza di studi tedeschi sull'aliscafo, si interessò al progetto. Conclusa la guerra, assunse l'architetto navale tedesco F. Löbau, uno dei collaboratori del progetto aliscafo, per svilupparne gli studi a scopi commerciali. Gli studi portarono alla realizzazione dell'aliscafo Freccia del Sole che, varato nel 1956, fu il primo esemplare di aliscafo commerciale ad essere costruito. Questa rivoluzionaria imbarcazione fu rapidamente seguita dalle classi di aliscafi PT20 e PT50, mentre sulla scia del successo della "Freccia del Sole" fu costituita nel 1958 ad opera di Carlo Rodriquez la società di navigazione SNAV, per i collegamenti marittimi mediante aliscafi; questi, inizialmente adibiti a rotte tra la Sicilia e l'Italia continentale, furono presto impiegati anche su altre rotte. Con gli anni settanta si produssero aliscafi completamente stabilizzati e di miglior comfort a bordo, come il modello RH 160 che utilizzava un sistema di controllo elettronico dell'assetto.
Negli anni novanta i Cantieri svilupparono traghetti veloci e catamarani e nel 1993 ottengono il primato per la creazione del traghetto più veloce per il trasporto sia di passeggeri che di veicoli, con velocità pari a 47 nodi. Si tratta dei traghetti veloci tipo TMV 101 Aquastrada, Guizzo e Scatto, costruiti nel 1993, imbarcazioni monocarena con propulsione a idrogetti in grado di raggiungere la velocità di oltre 40 nodi, con punte di 47 nodi e di trasportare 450 persone e 126 autovetture. Questi traghetti, dopo essere stati in servizio fino al 1998 con la Tirrenia, sono passati alla Siremar; il primo svolgeva i collegamenti estivi tra la Sicilia e Pantelleria, mentre il secondo è stato oggetto di continui guasti tecnici, che ne hanno anticipato il pensionamento e dal 2002 è in disarmo nel porto di Castellammare di Stabia.

SANDERSON E BOSURGI

Una delle più antiche ditte agrumarie del mondo e, certamente, la prima fabbrica moderna per la produzione dei derivati agrumari, fu fondata a Pistunina (Messina) nel 1817 dall'inglese William Sanderson. William Sanderson, ufficiale della Marina di S. M. Britannica, ferito mentre combatteva nel Mediterraneo agli ordini dell'ammiraglio Nelson, si stabilì a Messina. Le ricche distese di giardini di agrumi gli suggerirono l'idea di crearvi un centro di lavoro per la produzione e la diffusione dei derivati agrumari, in particolar modo delle essenze. L'idea si rivelò efficace anche perché a quel tempo Messina aveva uno dei più attivi porti del Mediterraneo e, quindi, una posizione strategica per la commercializzazione dei prodotti. William Sanderson, uomo di grande iniziativa, creò una solida organizzazione aziendale, diffuse gli oli essenziali degli agrumi nell'Impero Britannico, allora in espansione e poi in molti altri paesi del mondo. La "Sanderson" si affermò sui mercati mondiali e nel corso degli anni acquisì un tale apprezzamento presso tutti i consumatori che i suoi prodotti furono commerciati su semplice garanzia di sigillo. Dopo che il suo fondatore si associò il figlio la Sanderson adottò la ragione sociale "W. Sanderson & Sons". Nel 1906 il nipote del fondatore, l'omonimo William, vendette l'azienda a due suoi collaboratori, l'italiano Giuseppe Bosurgi e l'inglese Oates e si trasferì in Sud America. Il terremoto del 1908 distrusse gran parte degli impianti e la sede commerciale della Azienda, sita nella famosa Palazzata lungo i viali del porto. Nel terremoto morirono gli Oates e i Bosurgi tranne Giuseppe, che si trovava fuori Messina e che si dedicò all'opera di ricostruzione della ditta, trasferita in un primo tempo a Catania e poi riportata a Messina nel 1911. Acquistata la quota degli Oates, Giuseppe Bosurgi si prodigò per il potenziamento della produzione dell'Azienda Sanderson; dopo alcune difficoltà incontrate negli anni della prima guerra mondiale, subito dopo la guerra, egli attuò le più progredite iniziative tecnologiche nel campo dei derivati agrumari e da allora la Sanderson conobbe un decisivo sviluppo industriale. Intorno agli anni venti Bosurgi rilevò una fabbrica austriaca per la trasformazione del citrato di calcio in acido citrico finito e trasportò gli impianti dall'Austria a Messina. La produzione di acido citrico naturale presso gli stabilimenti Sanderson, sicuramente fino al 1967, era la sola esistente in Italia, nonostante la concorrenza del prodotto biologico. Prevedendo il pericolo che l'acido citrico biologico avrebbe presentato per il citrico naturale e, conseguentemente, per il succo grezzo di limone, Giuseppe Bosurgi preferì diffondere il succo per uso di bevanda, intuendo l' importanza della sua funzione alimentare e fondò una impresa per la distribuzione in Inghilterra del succo di limone.
Tra il 1930 e il 1938 la Sanderson si interessò del problema delle pectine degli agrumi, e tecnici stranieri furono chiamati a collaborare non solo alla produzione, ma anche allo studio dell'utilizzazione medicamentosa di esse. Nel 1935, alla morte di Bosurgi, la moglie Adriana Caneva di Rivarolo diresse l'azienda sino al 1963, anno della morte, imprimendo una enorme spinta produttiva alla Sanderson, riuscendo a superare il difficile periodo della seconda guerra mondiale e fondando una fabbrica di derivati agrumari in Argentina. Nella direzione subentrarono i figli Leone ed Emilio. Nonostante l'azienda fosse florida, e disponesse di impianti moderni che producevano una vasta gamma di derivati.